Funzione renale e mortalità a seguito della terapia di resincronizzazione cardiaca


La terapia di resincronizzazione cardiaca migliora i risultati nello scompenso cardiaco, ma la selezione dei pazienti che possono avere un beneficio di sopravvivenza presenta problemi.

La malattia renale cronica è un importante determinante di mortalità nei pazienti con insufficienza cardiaca congestizia, pertanto si è cercato di determinare l'impatto della malattia renale cronica sulla mortalità dopo terapia di resincronizzazione cardiaca.

Sono stati inclusi tutti i dispositivi di impianto per la terapia di resincronizzazione cardiaca nei pazienti non-in-dialisi presso la Mayo Clinic nel periodo 1999-2005.

Su 482 pazienti, 342 ( 71% ) avevano malattia renale cronica ( definita come velocità di filtrazione glomerulare GFR minore o pari a 60 mL/min/1.73 m2 ) al momento dell'impianto del dispositivo.

I pazienti con insufficienza renale cronica erano più anziani ( 71 anni versus 63 anni, P minore di 0.01 ) rispetto ai pazienti senza insufficienza renale cronica, e più spesso anemici ( 12.70 vs 13.24 mg/L, P minore di 0.01 ), con frazione di eiezione simile ( 22 vs 23, P=0.32 ).

La sopravvivenza è risultata superiore nei pazienti con normale o lieve disfunzione renale rispetto ai pazienti con malattia renale cronica ( 72 vs 57% a 3 anni, P minore di 0.01 ).

Dopo l’analisi multivariata, la malattia renale cronica è rimasta un predittore significativo di scarsa sopravvivenza dopo terapia di resincronizzazione cardiaca.

In conclusione, la malattia renale cronica è comune nei pazienti sottoposti a terapia di resincronizzazione cardiaca, è associata a una maggiore mortalità, e dovrebbe essere presa in considerazione quando si valutano pazienti per la terapia di resincronizzazione cardiaca. ( Xagena2011 )

Lin G et al, Eur Heart J 2011; 32: 184-190


Nefro2011 Cardio2011



Indietro

Altri articoli

Vi è incertezza sull’uso degli anticoagulanti orali diretti ( DOAC ) nei pazienti con disfunzione renale. Utilizzando il database COMBINE AF...


La malattia renale cronica ad esordio infantile è una condizione progressiva che può avere un effetto importante sull'aspettativa e sulla...


Le precedenti linee guida dell'OMS ( Organizzazione Mondiale della Sanità ) sulla profilassi pre-esposizione ( PrEP ) orale a base...


L'effetto dei glucocorticoidi sui principali esiti renali e sugli eventi avversi nella nefropatia da IgA è incerto. Sono stati valutati...


La malattia renale cronica ( CKD ) è un fattore di rischio per il declino cognitivo, ma l'evidenza è limitata...


La malattia renale allo stadio terminale è associata a un alto rischio di eventi cardiovascolari. Non è noto, tuttavia, se...


I regimi diuretici efficaci che utilizzano i diuretici dell'ansa nei pazienti con insufficienza cardiaca acuta scompensata sono spesso limitati dallo...


Le precedenti linee guida dell'OMS ( Organizzazione Mondiale della Sanità ) sulla profilassi pre-esposizione ( PrEP ) orale a base...


Nello studio EMPEROR-Reduced ( Empagliflozin Outcome Trial in Patients With Chronic Heart Failure With Reduced Ejection Fraction ), Empagliflozin (...


Molti pazienti con insufficienza cardiaca e frazione di eiezione ridotta ( HFrEF ) hanno una malattia renale cronica che complica...